volo libero

P106066020150101_095058l’uccellino ha aperto la gabbia: ha trovato nel becco la chiave d’oro. Tante  disavventure per afferrarla e farla sua, tanti dolori e gioie e sorprese, tanti punti interrogativi e tante certezze.
Poi l’uccellino si posa su un ramo e riposa   ma ascolta la vita che è dentro tutto, pure nel tronco  c’è vita,
 pure in quello che si decompone c’è un suono di vita che mette tutto in circolo
rimettersi in circolo e prendere il volo
ognuno come  e dove può.

Gli ostacoli sono solo venti contrari e  elementi di ghiaccio
perchè  inverno è sempre rigido
ma poi ritornano  fiori
come un dono prezioso sboccia un fiore nello spazio di  una voce o tante
e si  trovano armonie e sorrisi e sforzo e impegno e mai resa

l’uccellino ha preso il suo volo solitario
ma dall’alto vede tutto e tutti e sorride pure se pensa di non farcela
 di non  avere la voce per farcela o che magari certi  elementi  gli andranno contro

ce la faremo comunque pure  con quel suono  di materia che si decompone
e ritorneremo a volare  verso la casa dei nostri suoni

 

ps. ho passato giorni emozionanti  e vibrazioni di laringi e strumenti che mi hanno avvolta morbidamente e risate e persone cordiali e dolcezze dimenticate e parole e un corpo che si manifesta e vive e un affetto di cui non dimentico anche se passano i tempi, sta sempre lì e  mi sostiene grazie ai suoni amici vibranti.

 

valigia & scarpe

Comincio con citazion di libro

forse questo posto esiste solo dentro di noi ed è lì che dobbiamo provare a cercarlo bisogna inventarlo, perchè a volte non serve partire, fuggire- il vero altrove  spesso è già dove siamo e possiamo trovarlo solo se abbiamo la forza di affrontarlo- muoversi da fermi accettando la realtà e così cambiarla, muoversi da fermi o fare le valige per il mondo, un passo dopo  l’altro.

Lui è un regista turco, romanzo che ha scritto non è male, certo non capolavoro, 

queste parole mi risuonano  bene- a parte melassa di certe banalità, vorrei muovermi da ferma con i desideri di  altri luoghi e personaggi di questo copione che mi piace sempre poco,

forse l’ho scritto male e di fretta, forse è l’unico che posso interpretare,

se solo capissi quello che facciovoglio e accettare senza prendere ad accettate me stessa o chi mi  intralcia la strada.

Continuo a pensare musica  ci salverà o ha gia salvato, le note suonate per fridabella rubacuori di pochi giorni accolta con valzer e tarantelle distratte o  le note  per chi se ne va e non tornerà piu’

fare i conti  con morti annunciate e così vivere

con valigie cariche di scarpe e piedi danzanti cuore

dovrà pur finire

per ricominciare