io-cuore-tu-scoppiato

Il cuore smuove e pulsa poi si sgonfia e come un palloncino scoppia
L’ho gonfiato con mano maldestra
Cammino guardando sempre su per i tetti di una città antica e stanca come me
io che vorrei stropicciarmi gli occhi,
svegliarmi,
averti accanto e guardare questa valle di immaginazione verde e gialla di autunno
Tu sei irreperibile
trovo ombre al tuo posto
ma non diventeranno alberi con me
Trovo parole pensieri contorti
opinioni bipolari e joker dal viso conosciuto
trovo corpi impotenti al desiderare poesia pane verità

Sì li vedo i capperi che crescono sulle mura antiche di questa città attraversata da ogni tipo di razzia migratoria,
Da barbari e vandali e grettezza
E anche da poca tolleranza e umanità per chi ha perso tutto,
ma non il cielo e la terra dove stare sospeso.
Pure io sospesa.
Anche se privilegiata.
In attesa di cose brutte che saranno
e pure di altre
altri
altro
I capperi sorridono le mamme si preoccupano gli stivali desiderati non si trovano
Le danze cominciano del ballo in maschera l’inganno è svelato
Ho il costume sbagliato allora
Preferisco togliere tutto
canta con il cuore, dice,
quello che non scoppia però, aggiungo io.