sovrani e parole

C’erano tempi dove il sovraccarico elettrico ti faceva scendere giù in cantina dov’era il contatore. La corrente saltava e c’era da riattaccare spingendo il tasto nero. Oppure arrivava il black out di zona e ti toccava aspettare che ritornasse la luce capricciosamente instabile.

I motivi di tutto questo non erano mai chiari.

Anche ora non  mi sono chiare parecchie cose, ma altre,

invece,

le vedo, oltre la miopia difensiva del momento, sempre più nitide ed illuminanti

tipo:

con poco saper dire molto, poter  affermare bisogno con  dono della sintesi… l’acume, il sentire, lo stare assieme e  capire comunicando il poter  essere consapevoli e responsabili

e imparare con loro, bambini studenti maestri, i nostri sbagli, sempre assieme a braccetto.

Perchè, nonostante  la vita mi sembri assurda, con la schizofrenia di tempi dove  mettersi in  relazione  talvolta diventa  Tom & Jerry + le varie ferite narcise  che condiscono tutto,

pure se ordinario e  dalla società spesso caricaturizzato o sminuito,

io penso  e sento che  il mio lavoro   sia   qualcosa di speciale e libero (educatrice pubblica no niente homeschooling privato o scuole alternativecreative)

e me lo ricordo questo

quando mi  commuovo e vedo la forza dell’umano

come in  Don Milani

con il suo andare contro

per  andare verso

includere e non escludere

cioè non far sentire nessuno escluso,  fuori dal gioco di conoscenza

sentire, pure con  rigore,

ed esserci assieme e scrivere la realtà assieme, svegli.

 

Io ci  provo in questa scuola  spesso  teatrino di crudeltà e indifferenza

dove certi gruppi di umani  giocano isterici al gatto e al topo

ma restano   comunque…

anche altri  buoni maestri

senza troppi filtri

con umiltà e poca ipocrisia, ironia magari,

generosità nell’esserci e fare,

fare qualcosa assieme con le mani,

perchè si può amare così

il nostro fare,

per disfare altri dolori o mancanze

e questo bel doc (pare presto distribuito  in sale cinematografiche)   di filmati inediti  su Don Milani e i suoi ragazzi lo consiglio

per riattaccare la  corrente

o ricordarsi che il black out

non è per sempre.

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